Ama il tuo prossimo come te stesso? Che grossa menzogna!

Questo é una tematica che può scuotere un pochettino. La mia intenzione non é quella di offendere o ferire nessuno, semplicemente di esprimere una mia verità, in base alle esperienze che ho raccolto con tante persone con cui ho lavorato, specialmente con quelle che avendo dato tanto di se stesse, si sono poi trovate senza energie.

Ama il tuo prossimo come te stesso? Una delle più grandi menzogne degli ultimi 2000 anni!
Yeshua o Yeh-shua (erroneamente chiamato con il nome latino Gesù-Jesus) non disse mai questa frase, semmai non fu quello il senso che certi furbini vollero farci credere.
Facciamo una piccola riflessione:
“ama il tuo prossimo come te stesso”, significa proiettare la nostra energia d'amore o d’attenzione all’esterno di noi. Verso un’altra persona o soggetto. Questo per compiacere un Dio e avere le sue grazie di amore e d'accettazione e per evitare qualsiasi eventuale punizione (purgatorio o inferno?). Si potrebbe sostituire qualsiasi Dio con i genitori, il coniuge, l’amante, i figli, gli amici, il datore di lavoro, ecc. L'esempio serve a capire che se no amo, non verrò amato!
Questo concetto, o realtà, procura un enorme stress di prestazione e di paura. Non dovessi seguire questa regola, col tempo ciò procurerebbe sicuramente sofferenza o punizione. 
Se ad esempio io do tutto al prossimo e un giorno il prossimo se ne va giustamente per la sua strada, io rimango a bocca asciutta. La classica conseguenza é appunto delusione, sofferenza e/o rabbia con tutte le possibili sotto categorie di emozioni e reazioni. 
In questi casi nascono spesso le tipiche strategie per riavere quello che si é perso (all’esterno) quali: gelosie, invidie, sensi di colpa, vittimismi, ricatti, per non andare a livelli più subdoli e potenti quali litigi, dispute, auto-punizioni quali malattie e/o incidenti e a livelli più grandi, guerre. Questo é quello che succede ogni giorno al mondo.
La vera faccia della medaglia:
“Ama dapprima te stesso, poiché così sarà molto più facile amare il prossimo”! Poiché avrai molto più amore (energia) e nessun altro te lo potrà togliere visto che sei tu a dartelo. Poiché nessuno sarà responsabile (o colpevole!) di qualsiasi mancanza, all’infuori di te. Poiché, grazie a questa responsabilità e presa di coscienza, non ci saranno più stress di dover per forza amare qualcuno o qualcosa se non lo desideri e non dovrai aver paura di una qualsiasi punizione da chicchessia per non aver amato (o dato) abbastanza. Semmai questo potrà capitare solo a livello personale!
Si grazie, in teoria sembra anche giusto, ma come faccio ad amare me stesso? Chi me lo dice poi che funziona? 
La risposta a queste domande sta nella molecola d’acqua. No, nel senso che voglio fare l’esempio della molecola d’acqua.
L’oceano é fatto di milioni di miliardi e ancor di più di molecole d’acqua. Ogni molecola comunque é a se. In effetti potremmo anche parlare dell’atomo. Poco importa. Quando arriva il caldo, queste molecole evaporando cambiano il loro stato, diventando vapore acqueo. Viaggiando, dopo un po’ di tempo, col freddo, cadranno sotto forma di pioggia sulle montagne diventando neve e ghiaccio. Saranno sempre delle molecole di acqua, ma ghiacciate. Momentaneamente saranno separate dall’oceano, finché un giorno faranno nuovamente ritorno attraverso dei bellissimi fiumi, dopo aver trascorso molte avventure in molti luoghi e aver visitato diverse culture in differenti tempi.
Questa metafora per me rappresenta noi e Dio. In questi corpi siamo come le gocce d’acqua, le molecole, momentaneamente separate dall’oceano, da Dio, ma siamo sempre molecole dell’oceano, siamo sempre Dio, parte del Tutto. E come tali, siamo fatti a sua immagine e assomiglianza (naturalmente non in senso fisico), cioè creiamo la vita, la nostra vita. Da sempre e per sempre. Per questo dobbiamo dapprima amare noi stessi. Perché lì é la fonte di energia. Perché noi siamo Dio, tutti assieme e individualmente.
A parte il tono un po’ ironicamente provocatorio di tutta sta storiella c’é una verità in cui credo con tutto il mio cuore. Credo fermamente che noi siamo parte di quel Tutto Ciò Che Esiste, chiamato normalmente Dio. E come tali, non solo siamo i creatori assoluti della nostra vita, ma anche quelli che la possono modificare in ogni singolo dettaglio. A proposito, credo che amare il prossimo sia fondamentale. In assenza del prossimo, saremmo poco o niente. É grazie al prossimo che possiamo meglio riconoscere chi siamo. Ma prima veniamo noi, in prima persona. Se tutti noi guardassimo dapprima noi stessi, il mondo ne traerebbe un grande vantaggio. 
Quante volte senza volerlo, inconsciamente e per abitudine, responsabilizziamo “il prossimo” per il nostro malcontento. Ciò é dovuto alla mancata consapevolezza che noi creiamo ogni dettaglio della nostra vita.
É indubbiamente un concetto molto ampio su cui lavorarci ogni giorno, sicuramente per meglio affrontare una delle bugie più grandi che siano mai state raccontate per mantenere le persone nell'ignoranza. É arrivato il momento di cancellare questa memoria cellulare e sostituirla con quella che siamo tutti grandi e immensamente belli!
 
 

17.03.2014
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